Concerto a Zafferana Etnea. 1500 spettatori. In un anfiteatro praticamente "a parete" in cui il pubblico è disposto unicamente sulle gradinate. Se all'inizio del concerto questa disposizione stranisce, col procedere ci rendiamo conto che la gente riesce molto meglio del solito a vedere lo spettacolo. Il grado di coinvolgimento è di fatti altissimo. Ne "Il cielo su Torino" Max spacca una corda e termina il pezzo come meglio può cogliendo l'occasione di sfoderare la sua vecchissima Gibson. Nonostante un velo di stanchezza (siamo nella metà inoltrata dell'intenso tour e alla terza data consecutiva) l'energia cresce esponenzialmente. Nel terzo bis acconsentendo alla richiesta di un gruppo di ragazzi che arrivando da lontano, hanno perso l'inizio del concerto, risuoniamo Discolabirinto. Cogliamo anche l'occasione di salutare dal palco i musicisti della scena catanese con particolare riferimento a Uzeda e Carmen Consoli.
Fine serata con una buona parte di morti in albergo e un piccolo eroico drappello composto da Samuel e fidanzata, Max, Cipo e Ivan più alcuni tecnici dell'impianto che si intrattengono fino alle 5.30 in giro per locali (Mercati generali) e arancini al ragù.
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