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max 06/11/08 00:50

barackopoli

sondaggio provocatorio, visto che tutti sono italianamente saltati sul carro del vincente:
c'è più barack obama in
a) walter
b)silvio
c) ninja perché è bianconero
d) non lo so sono ancora in botta.

a)perché walter pur sfruttando un'angolazione politica piuttosto favorevole, del senatore non possiede il coraggio, la radicalità di molte argomentazioni, né è in grado di mostrare altrettanto cuore e capacità di incarnare il cambiamento. Dopo il suo ultimo comizio, di virgolettato è rimasto talmente poco, che quel poco è stato purtroppo sommerso dalla penosa polemica: duemilioni e mezzo o forse duecentocinquanta o forse duecentocinquantamila milioni. L'investimento sul successo di Obama ha il sapore della necessità di luce riflessa.

b)silvio dal canto suo mostra coerenza solo in materia di faccia tosta. E quindi c'è da giurare che di Bush cancellerà con fotoshop tutti i ritratti, per intanto il fascino dell'eroe vincente sembra averlo contagiato al punto da fargli dimenticare la collocazione politica del nuovo presidente, addirittura più a sinistra del pericoloso soviet Casini. E' previsto un maggiore dosaggio di lampade abbronzanti, i parametri estetici del successo cambiano al ritmo delle mode dell'intimo.
Di sicuro però, con Barack il Silvio pirata condivide la capacità di lanciarsi all'arrembaggio, coltello trai denti. Ecco, forse sulle finalità e sui benefici di certe battaglie i due potrebbe divergere un tantino. C'è questo ingombrante concetto di collettività, opposto al beneficio/privilegio ad personam.. riflesso dietrologico vetero marxista, assolutamente fuori hype.

c)Di Obama si parla come di un presidente nero. Ma in realtà è figlio di madre bianca, quindi sulla terza ipotesi c'è ben poco da discutere

d) la quarta è la mia preferita. Perché è ovvio che da un certo livello in avanti per vincere una sfida come quella ci si deve schierare con tali e tanti potentati economici da ritrovarsi con le mani parzialmente legate da compromessi, favoritismi, modifiche di percorso. Però io non riesco ad essere completamente indifferente come alcuni fanno. Sono contento e se credo solo in parte che molte cose possano realmente cambiare nel mondo, sono più che convinto che molte più cose con un risultato elettorale diverso avrebbero inclinato ulteriormente la loro rapidità di discesa verso la catastrofe globale.


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