Non ci giriamo intorno. Era il 2004, il rapporto con la casa discografica era in scadenza. Non desideravamo rinnovarlo. Avremmo voluto creare una nostra struttura live, un nostro management e discutere da zero i termini di un nuovo accordo discografico, che chiarisse in modo inequivocabile le condizioni di piena e totale libertà artistica. Ma avremmo dovuto consegnare ancora due album. O un doppio.
Decidemmo di realizzarlo strumentale. Decidemmo che potevamo proporre al mondo i Subsonica in formato strumentale e che sarebbe stata una sfida tosta e appassionante.
Del resto strumentali erano state le nostre prime uscite live, con Samuel intento a effettuare vocalizzi, e a suonare voci registrate su nastro.
Ci chiudemmo nello studio di Piazza Vittorio, pronti a lavorare insieme giorno e notte.
Cablammo tutti gli strumenti, inclusa una buona quantità di synth analogici, percussioni, strumenti a corde, e tanti multi-effetto pronti a deformare spazi e prospettive sonore.
Insieme a noi due figure di famiglia: Gianni Condina, tecnico e assistente di studio e Ale Bavo, assistente di produzione.
Poca programmazione, tanta voglia di suonare in modo non convenzionale.
Cercavamo una nostra via, esplorando fuor dai confini della forma canzone, per tracciare le coordinate di un viaggio nello spazio come metafora della esplorazione di uno spazio interiore. Dagli scossoni un po’ traumatici del “decollo” fino al “rientro in atmosfera”.
Eravamo molto gasati e ispirati.
Al punto che rimanemmo delusi dal rifiuto della nostra casa discografica di allora di pubblicare quel materiale. E l’album rimase così fermo.
Fu un momento chiave della nostra storia. Grazie a quella esperienza di ricerca, di musica d’insieme, di definizione di personalità collettiva, avevamo probabilmente individuato la chiave che ci avrebbe permesso di affrontare i decenni successivi.
Non più musicisti guidati dalle suggestioni di un produttore interno al gruppo, ma autentico organico.
Ecco la storia di questo “Mentale Strumentale” che è la sintesi del materiale scaturito da quelle due settimane.
Mentale Strumentale
Ecco la copertina di “Mentale Strumentale”, il nono album inedito dei Subsonica registrato e completato nel 2004 e mai ancora pubblicato.
Per anni abbiamo pensato che prima o poi sarebbe arrivato il momento adatto per fare uscire quei brani, senza schiacciarli tra un album di canzoni, l’annuncio di un tour e un progetto solista.
E la “sospensione temporale” che stiamo vivendo in queste settimane, strane e complicate, ci sembra dimensione particolarmente adatta.
È un momento di inevitabile riflessione, forse anche di immaginazione collettiva. Siamo improvvisamente tanti e tutti insieme a cercare di capire che mondo troveremo fuori dalla porta di casa quando torneremo ad uscire. Se ci sarà davvero un cambiamento, sarà dovuto esclusivamente alla capacità di slancio e all’esigenza di prospettive più aperte e coraggiose che ognuno di noi sarà in grado di coltivare.
Ecco perché pensiamo di proporre oggi, a chi ci ha sempre seguito, il resoconto di questa avventurosa esperienza, diversa per forma e densità da tutte quelle per cui siamo stati conosciuti fino ad ora.
Uscirà a mezzanotte.
Artwork di Marino Capitanio
TRACKS
1. DECOLLO - VOCE OFF
2. CULLATI DALLA TEMPESTA
3. ARTIDE 3 A.M.
4. A NORD DI OGNI LONTANANZA
5. DETRITI NELLO SPAZIO
6. A DI ADDIO
7. TEMPESTA SOLARE
8. DELITTO SULLA LUNA
9. STRUMENTALE
10. RIENTRO IN ATMOSFERA
CREDITS
BOOSTA: KEYBOARDS, SYNTH, GUITAR
MAX: GUITAR, MANDOLINE, KEYBOARDS, BALAPHONE
NINJA: DRUMS, PERCUSSIONS, BALAPHONE
VICIO: BASS, KEYBOARDS
SAMUEL: VOICES, WARPED VOICES
ALE BAVO: ADDITIONAL SYNTH
FEMALE VOICE ON “A DI ADDIO”: MADAME MYSTERE
PRODUCED BY SUBSONICA AND ALE BAVO
RECORDED IN CASASONICA (2004) BY GIANNI CONDINA AND MAX CASACCI
MIXED BY GIANNI CONDINA
MASTERED BY SIMONE SQUILLARIO
#MentaleStrumentale
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