Pronte e pronti a captare nuove sonorità subsoniche? “Radio Mogadiscio”: un nuovo singolo, una frequenza errante, un segnale che accarezza geografie senza confini. Un viaggio oltre il Mediterraneo come quello che ci ha portati in Marocco, un omaggio alla libertà degli avventurieri ma anche un tributo alla storia dell’archivio di Radio Mogadiscio.
128 bpm da ballare e cantare senza ritegno a squarciagola.
Ci stiamo preparando per sintonizzare e alzare a palla?
Radio Mogadiscio
Radio Mogadiscio nasce nella Somalia post coloniale degli anni 50, come progetto avveniristico (per alfabetizzare la nazione) basato sulla musica. Con la costruzione di una annessa cittadella per musicisti che -provenienti da molti paesi africani- hanno contribuito al suo prezioso archivio sonoro.
Ma Radio Mogadiscio è anche un tributo alla appassionante storia del Colonnello Abshir Hashi Alì, che da anni custodisce -in una Somalia devastata da guerre e rivalità sanguinose- vecchi nastri pieni di sonorità visionarie che oggi fanno impazzire gli alternativi di mezzo mondo.
E lo fa, a rischio dell’incolumità nella certezza di proteggere, da fanatici fondamentalisti, bande armate o saccheggiatori vari, parte fondamentale dell’identità di una nazione che un giorno vorrebbe vedere ricostruita.
Sul canale YouTube dell’African Union Mission in Somalia (AMISOM) potete vedere un’intervista al mitico colonnello:
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