barbe sempre più lunghe e espressioni sempre più stropicciate.
Oggi è andata anche "Le serpi" nella versione acustica un po' tandoori, visto che Ninja si è dato da fare con il nostro regalo di Natale dello scorso anno: un set di minitablas accordabili.
Max oltre a risuonare tutte le acustiche ha aggiunto un chitarra simil sitar che ha trasportato piazza Vittorio per un pomeriggio da lungo po Antonelli alle rive dl Gange. Il risultato -in questo caso- non è radicalmente diverso dall'originale, se non per le variazioni delle parti di tastiere e una differente interpretazione vocale, più limpida anche nel suono, decisamente meno distorto rispetto Terrestre. Più aria per l'orchestra e per le corde. Comprese quelle di Vicio che nell'album erano state cassintegrate a favore di un sintetizzatore.
Al momento la formazione in studio vede Max , Ale Bavo, Condimix e Samuel U Romano in veste di libero. "Arrivo subito " le sue ultime parole. Boosta sta girando padelle altrove e Vicio ha domandato il week-end libero. Ninja forse si è disattivato, pronto a teletrasportarsi alla bisogna. Samuel sta ricantando la maggiorparte delle voci a casa sua. In parte perché ormai si è procurato la strumentazione necessaria, comprensiva di un ottimo microfono a valvole, in parte perché stiamo lavorando sovrapponendoci il più possibile per riuscire a terminare tutto per tempo. Le tonalità più pacate delle versioni acustiche sono decisamente pane per i suoi denti. E lui si sta godendo tutto lo spazio che questi arrangiamente hanno lasciato alla voce. Comunque torna subito.
Lavoriamo anche separatamente e funziona.
Funziona perché dieci anni di musica fatta insieme creano automatismi magici.
A uno come Ninja, per esempio fornisci istruzioni, input anche strampalati, complicati, anticonvenzionali e lui sembra non ascoltarti siotinizzato su chissà quale frequenza cosmica. Poi si dissolve pronunciando con un vago "ok ok". Ritorna dopo avere scarrozzato i suoi bambini (replicanti), sistemato il sito, messo a punto di tutto e di più, e quando sei pronto a rispiegargli tutto il torrone ti porge una chiavetta u.s.b. con quello che gli hai chiesto incluse diverse varianti che puoi tranquillamente valutare: loop elettronici, batterie registrate in garage, linee percussive alternatve. Quanto è facile volergli bene.
Boosta cazzeggia per ore con l'ufo filocomandato, poi prende il suo portatle si butta in un angolo dello studio e porta in regia suoni di tastiera franumati effettati, granularizzati che messi sul brano viaggiano alla grande, aprono prospettive irrequiete aggiungono geometrie astratte.
Vicio suona il basso semiacustico e supervisiona puntiglosamente la pronuncia inglese di Samuel durante le session di registrazione.
Max raccoglie il tutto e con Ale Bavo e Condimix (oramai una squadra telepatica) costruisce dove c'è ancora da costruire, fa crescere il suono, dà il giro a equalizzatori e compressori preoccupato dal fatto che il tutto debba suonare emotivo e non accademico. "No così mi suona troppo italiano, non mi piace, non mi porta via, non ce ne facciamo niente" pare essere una delle frasi più pronunciate. E mixa.
Condimix (tecnico di registrazione) ha la battuta pronta a qualsiasi ora del giorno e della notte. "ah in quel punto ci voleva un fa naturale? Se volete ve lo vado a cercare in erboristeria"
Ale Bavo (programmatore e assistente alla produzione) ha tecnica, sensibilità artistica e doti di resistenza ai turni di lavoro (l'unico sopravvissuto negli anni ai ritmi anglosassoni di Max) che al momento si stanno aggirando sulle 15 ore giornaliere, decisamente straordinarie. In questo momento-l'orologio segna le due, ma vedremo ancora altri numeri scorrere- sta cucendo al computer le diverse take di pianoforte a coda registrate da Boosta per la (speriamo) struggente verisone di"tutti i miei sbagli". Voi non vedete l'ora di sentrirla, noi la ascoltiamo da tipo sei ore e metteremmo volentieri su i Brandeburghesi o un brano di salsa cubana. Ma è bello così.
E' bello sapere di esser virtualmente collegati (del resto è solo una questione di tempo-giorni-settimane) con il mondo che si muove fuori dal cortile, dal portone, dai portici della piazza e se poi tutto va bene quello che stai facendo (compreso l'insistere per ore a cercare la giusta riverberazione per una chitarra) arriverà a toccare le emozioni di molti là fuori, che al momento di sicuro si divertono di nascosto come dei matti.
ancora nelle orecchie.
Stasera ai murazzi c'era una serata in memoria di Peppo Parolini. Guardiamo l'ora, escludiamo a priori di poterci concedere la mattina libera per dormire e concludiamo subito che un salto giù da Giancarlo sarebbe assolutamente da evitare.
Quindi ovviamente ci andiamo.
Troviamo il locale pieno di gente e di amici e tornando a casa la sveglia che prendiamo in mano per settare la suoneria ci sputa in faccia il tragico orario. Sei. Sei un piciu sembra volerci suggerire. Cinque ore dopo si riparte.
Oggi dobbiamo chiudere la cover di "Chase the devil" di Max Romeo. Un brano, già accennato dal vivo, che in studio sta crescendo davvero bene, tra dub elettronica vintage e chtiarre distorte.
Se c'è un denominatore comune nel suono di Torino questo è il filone che parte dal reggae per aprirsi a ventaglio in tutte le sue diramazioni. Dalle parti di Torino sono nati gli Africa Unite, a Torino Zorro, il chitarrista dei Fratelli di Soledad, ha inventato e formato i Bluebeaters, mobilitando anche alcuni milanesi tra le fila Casino Royale. Con il reggae, il dub, il rock steady, il raggamuffin si sono cimentati in molti, noi inclusi. Ancora oggi le serate danzanti più vivaci al netto di cabinotti, d_e_g e accessori vari, pulsano con ritmo in levare o con la propulsione della drum and bass. Quindi riprendiamo in mano anche noi una mai sopita inclinazione e come sempre trasformiamo la materia a nostra immagine e somiglianza. Dicevamo serate, dicevamo dance hall. Abbiamo scoperto che fine aveva fato ieri sera il nostro Ninja. Stava alla consolle del Tunnel di Milano a detonare drum'n'bass con il fido m.c. Victor. E proprio con il fido m.c. Victor (qualcuno di voi lo conoscerà forse per la sua attuale veste di v.j. di Mtv, mentre in città è da anni più noto per essere uno dei vocalist più attivi tra le crew più alternative di techno e in particolare drum'n'bass con i Roller Inc con cui anima insieme a Ninja la serata del sabato del Puddhu Bar) si presenta in Casasonica. Victor è anche front man degli EllenRipley il progetto di Ninja con il nostro ex bassista PierFunk e Ale bavo a chiudere il cerchio. Gli apriremo un microfono e vedremo cosa salta fuori dal duetto con Samuel.
Di mattina incidiamo le chitarre distorte per la delizia dei condomini (domenica, you know?) poi incominciamo ad impostare il mix a rifinire le parti di synth e orchestrazioni del Boosta. Arriva Victor, che pur cantando egregiamente da anni nelle dance hall nottrune non ha praticamente mai registrato in studio. Entra in sala tutto esaltato prende il microfono in mano e attacca a improvvisare senza nemmeno indossare le cuffie. Riusciamo a disciplinarlo un attimo e possiamo iniziare ad incidere. Il risultato lo giudicherete voi. A noi piace comunque un casino. "Lucipher sun of the moring I'm gonna chase out of eaaaaarth".


Foto di Alessandro Vargiu.
Da segnalare un immancabile Condimix che brucia Victor alla richiesta "c'è dell'acqua? C'è una bottiglia di minerale? ce l'avete dell'acqua? no? e che cazzo di sala d'incisione seria è questa??"
"Vai un po' fuori e guarda sul campanello se c'è scritto Casasonica o studio san Bernardo"
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