COMUNICATO STAMPA
DA VENERDI 9 GENNAIO IN TUTTE LE RADIO
I CERCHI DEGLI ALBERI
IL NUOVO SINGOLO DA UNA NAVE IN UNA FORESTA
Spirali di sintetizzatori e pulsazioni senza tempo,
per una storia d'amore di oggi.
Da venerdì 9 gennaio i SUBSONICA saranno in tutte le radio con I CERCHI DEGLI ALBERI, nuovo singolo da UNA UNAVE IN UNA FORESTA.
Tornano con un nuova canzone dopo un tour nei più importanti palazzetti e prima di nuovi concerti in tutta Europa.
Dopo l’uscita di UNA NAVE IN UNA FORESTA hanno riempito i palazzetti con uno show perfetto - per i suoni, le luci, la tecnologia, le parole, le storie.
I CERCHI DEGLI ALBERI è il caso di una storia che, traendo forza da simboli naturali senza tempo, cerca il suo ritaglio di eternità in una cornice vorticosamente minacciosa.
Le spirali di sintetizzatore che introducono il brano dichiarano da subito l'anima profondamente elettronica di questa canzone.
Il 9 novembre 2013, in un quotidiano il titolo "Piovono satelliti" introduceva la notizia dell'impatto previsto, contro l'atmosfera, del satellite Goce, e di tutti i rischi ad esso correlati. I Satelliti che fino a ieri simboleggiavano un lato positivo, esplorativo, delle conquiste tecnologiche, oggi si trasformano in minaccia globale senza confini e senza possibilità di protezione. Come le centrali nucleari, come l'inquinamento, come il surriscaldamento del Pianeta, come i veleni presenti in quello che mangiamo e beviamo.
Questo è lo scenario di fronte al quale prendono forma i nostri progetti, prendono la rincorsa slanci e storie d'amore.
Cari terrestri non nascondiamocelo, viviamo tempi nei quali le oscure forze dell'antigroove appaiono sovrane, tempi nei quali antichi skill come capacità, coraggio, slancio, generosità, per non parlare della più basilare onestà, risultano sistematicamente mortificati.
Come se una cappa malefica invertisse le regole fondamentali di un corretto funzionamento della macchina umana, la quale si ritrova spaesata in un estraniante contesto dove tutto sembra dissuadere anziché incoraggiare, inebetire di chiacchiere anziché convincere o motivare, segare gambe e volontà anziché spianare la strada.
Anche chi vi scrive, apparendo probabilmente come uno seduto dal lato comodo delle faccenda, si ritrova, oggi- dopo tot cose dimostrate- e a fare i soliti conti con coloro che da sempre, passo dopo passo, continuano a spiegarti che sbagli…che non vale la pena…che il mondo gira in un altro modo… fino ad ora hai solo avuto fortuna ma è tempo di crescere e di smettere di vivere in dimensioni ideali di robe che se girano in modo giusto (anche senza ricorrere a bassezze, scorciatoie e espedienti) è per puro caso. Perché se tu sei l'eccezione, la regola che regola le cose secernendo pigra mediocrità è sbugiardata. Diventi l'irregolare, l'anomalia che non può essere presa in carico.
Ma se da quando hai 20 anni senti ripetere le stesse cose. E da quando hai 20 anni le cose le fai funzionare lo stesso in un altro modo, alla fine tutto questo ti dona anche uno spirito da ventenne per l'eternità. Ed è perciò che mi sento di parlare in piena confidenza a molti di voi terrestri che, anagraficamente, annotate meno ore di volo di me sul registro di bordo. E di fornirvi di un consiglio.
Anzi una suggestione che prendo a prestito da una di quelle canzoni ancora nel cassetto degli appunti. Nonostante tutto: "essere felici è una cosa intelligente".
Non dico certo che si debba nascondere il disappunto, la perplessità, frenare lo scontento, o la rabbia. Ma facciamo attenzione che questa inclinazione, pur legittima, non diventi un paravento dietro il quale nascondere le incapacità. Per esempio l'incapacità di essere felici.
Si possono tentare entrambe le cose. La felicità è un corretto utilizzo di un tempo, che nessuno ti restituirà mai.
Ed è soprattutto questione di parametri. Stabilire i propri, capire chi e che cosa può farti davvero stare bene, scoprendo magari che si tratta spesso di ciò che hai a portata di mano, e che cosa al contrario distorce le percezioni/proietta miraggi in 3D/genera insoddisfazione full HD. Potrebbe essere un buon esercizio per questo duezerounocinque, no?
Il consiglio presidenziale in questo messaggio di auguri è quindi quello di essere felici.
In un modo speciale tutto nostro, per non dargliela vinta. Cercare di essere felici per essere nemici più tenaci e indomabili. Nemici di chi? Del maledettissimo antigroove, naturalmente, fonte primigenia di tutte le storture ritmico armoniche di questo mondo.
Un caro augurio e una benedizione nel nome del groove, del beat, e dello spirito (divino, umano o fermentato, fate voi)
Il vostro Max Presidente che nel cuore vi porta.
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