qualche conclusione dopo queste 24 ore intense di dibattito, che di certo male non hanno fatto a nessuno:
- il post da me commentato non è a tutti gli effetti di Beppe Grillo, e ovviamente mi scuso per l'imprecisione, ma è comunque una comunicazione riportata su un blog che reca il suo nome.
- vero è che l'ordinanza , alla quale si fa riferimento, non rappresenta di per sé un attacco alla libertà di spazi di aggregazione giovanili e agli orari. Non ho mai affermato il contrario. Ma la demonizzazione della vita notturna presente nel post, inclusa l'immancabile vaffanculizzazione dell'imprescindibile qualcuno di turno (in questo caso la giunta Pisapia), lasciano pochi spazi interpretativi sulle intenzioni . Vita notturna= chupito, mafia , vomito, siringhe infette e anziani morti di crepacuore. E il mio commento era unicamente rivolto a questa inquietante lettura.
- interagire con il MoVimento, pur rimarcando la non volontà di non volersi associare alla demonizzazione di molti, vuole dire comunque essere tacciati in buona parte dei casi di (cito) "essere servi della massoneria, essere servi del PD-+≠÷ πPDL, anche se non si è votato per il PD, essere quelli che ridete ridete tanto vi vacciamo un culo tanto debosciati che non siete altro, etc etc etc..". Vuole dire ritrovarsi a fare i conti con una componente paranoica di fondo, che fa torto all'intelligenza e in pratica fa torto a tutti.
Ma vuole anche dire relazionarsi, come abbiamo visto, con una parte più qualificata di persone che credendo realmente in quello che fanno tendono a mettere la punteggiatura delle argomentazioni al posto giusto. E questo è un gran bene.
- Questione"vita notturna e luoghi socializzazione". Quello che ci si aspetterebbe da un moVimento che fa della componente anagrafica un vanto, ma del resto è anche quello che tutti attenderemmo da amministratori di età non giurassica è, quantomeno, il superamento dello schema "movidasi-movidano". I ragazzi in qualsiasi città italiana (permettetemi di dire che Torino, forse insieme a Roma e a poco altro, fa eccezione) , chiedono luoghi e spazi, reputando le proprie città un cimitero. Giro l'Italia in continuazione. Credetemi.
Anzi non sanno nemmeno più che argomenti usare e a che interlocutori rivolgersi, se qualcuno si prendesse la briga di ascoltarli, non sarebbe male. E' un dato di fatto. E dovremmo partire proprio da qui.
Per poi discutere su come questi spazi possano impattare il meno possibile con l'esigenza del resto della cittadinanza. Luoghi specifici? Zone o quartieri notturni con servizi (a Torino abbiamo ottenuto trasposti notturni nei week end per evitare traffico e incidenti stradali, www.nightbustermusic.it ) dedicati? Presìdi, territori con una accurata e armoniosa presenza di locali, ma anche di associazioni culturali, luoghi per concerti, e non solo apericenechupiterie, senza incombenze e limitazioni? Che se ne parli , che si discuta, in italia siamo piuttosto dotati di fantasia per idee e soluzioni. Ma per favore piantiamola con il sensazionalismo della pisciata sui portoni ( in Olanda ci sono vespasiani anche nelle piazze storiche , dove gli studenti finiscono a bere birra fino a notte inoltrata) , delle chiazze di vomito, delle risse e e del vociare per strada. A ogni problema corrisponde una soluzione. Che fino ad oggi si inserisce nel comodo modello repressivo che tranquillizza tanto elettori e lettori di quotidiani locali.
Un Paese di giovani lasciati a casa davanti alla tv ad assimilare modelli di consumo, o in solitaria davanti allo schermo di un computer, non è un Paese che cresce. Città che utilizzano come unici centri di aggregazione gli iper-mercati, o i divertimenti standard, sono città che muoiono un giorno dopo l'altro.
- A chi snobba l'argomento sollevando questioni di ben più urgente concretezza (tipo il lavoro), vorrei solo ricordare che a Torino la Fiat Mirafiori impiega 5.000 lavoratori tra uffici e fabbrica. Si calcolano al momento almeno 30.000 persone impiegate a vario titolo nel mondo che intercorre tra la sera e il mattino successivo. Vogliamo lasciarli a casa da un momento all'altro? Con che impatto, con che conseguenze?
- un'ultima cosa . Le uova dalla finestra le ho tirate, con gusto. Ma una sola volta . A due imbecilli che alle 4,30 per almeno dieci minuti si salutavano con il il klaxon da una parte all'atra della strada. Sono tra quelli che preferiscono spostarsi di casa , nel momento in cui decidono di avere bisogno (vedi bimba) di maggiore tranquillità, senza limitare le libertà altrui.
- vorrei comunque ringraziare molti degli autori di interventi intelligenti e illuminanti che hanno animato queste pagine. Spero che siano stati letti , da chi avrà responsabilità prossima ventura di progettare il futuro di molte delle nostre città. Che sia del MoVimento o di qualche altro schieramento politico...ovviamente schiavo delle scie chimiche, della mafia del Pampero, dei templari, di Bildeberg e dei fottuti Klingon...-)
Post di Max su fb dello scorso ottobre 2011: "Qui Max. Saluti dalla pista di decollo. Il 10 ottobre fu scoperta l'America..."
La data esatta è il 12 Ottobre 1492. Dovresti ricordarla anche perchè l'11 ottobre coincide con la data del tuo compleanno...
Questo riferimento è un piccolo esempio, in senso lato, di nozioni di base di storia a prescindere da qualsiasi riferimento di carattere politico...
Ho aperto questa parentesi semplicemente per far capire che non sempre ci si deve mostrare "saggi" e "gggiovani" per accattivare il pubblico... E soprattutto documentarsi prima di parlare ad una folta platea che tende ad osannarvi.
Il risultato potrebbe essere inverso: attirare solo quelli che si fermano al sentito dire e alla superficie senza scavare dentro quella notizia o quel messaggio che si vuole far cogliere...
e allontanare quelli che hanno sempre creduto in voi sin da quando la vostra chioma non era stempiata. Quelli che vi hanno accompagnato nel vostro percorso tanto quanto voi avete accompagnato la loro vita negli ultimi 15 anni!
Sarei, poi, del parere di non schierare mai una band verso un logo, un marchio della politica (ovvero un partito circoscritto) ma insegnare alle giovani leve, da "dissetare" di sapere, un ideale politico inteso come cultura e voglia di partecipazione attiva nella "polis" della Nazione in cui si vive.
Max/Subs,
il problema è che ti/vi stimo più di quanto te/voi possa/possiate immaginare e quando sbagli/sbagliate è una lotta con me stessa, prima che con te/voi.
Un abbraccio
Alta politica e bassa demogagia
pubblicata da Fabio Martina Giovedì 2 agosto 2012 alle ore 12.38
ALTA POLITICA:
- la sinistra contro la movida a Torino (http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/tori
no-arrivano-i-locali-a-punti-contro-la-movida-selv
aggia-1203528/)
-
la sinistra contro la movida a Milano (http://www.ilgiornale.it/news/milano/pisapia-viet
a-lalcol-notte-i-locali-movida-rivolta-826475.html
)
-
la sinistra contro la movida a Firenze (http://www.firenzetoday.it/cronaca/sospesa-licenz
a-locali-via-ghibellina-via-della-scala.html)
B
ASSO
POPULISMO:
- il Movimento5stelle contro la movida a Parma (http://www.beppegrillo.it/2012/07/parma_e_la_movi
da_selvaggia.html)
P.S.
Questo
post non e' a favore della delibera di Parma (secondo me affrontano il problema nel modo sbagliato) ...ma spiega molte cose sulla "propaganda"...
La movida, Casacci e gli amici del localino
pubblicata da Vittorio Vb Bertola Giovedì 2 agosto 2012 alle ore 15.32
È un po’ che volevo parlare di movida e me ne offre l’occasione un post di Max Casacci, leader dei Subsonica, che attacca frontalmente il “post di Grillo” che confronta la gestione della vita notturna a Parma e a Milano, dopo che il nuovo sindaco di Parma ha deciso di vietare il consumo di alcool fuori dai locali durante la notte, oltre che le bottiglie di vetro.
Casacci fa parte di quell’ambiente culturale che vive in simbiosi con l’amministrazione comunale, e dunque non stupisce l’attacco a Grillo a prescindere, peraltro in perfetto sincrono con una campagna ripresa da tutti i giornali di regime, che evidentemente passano le giornate in conciliabolo per inventarsi un modo di attaccarci: il Corriere fa un articolo con una falsa dichiarazione di Grillo e poi, pescato in castagna, lo cancella; La Stampa fa un articolo che riprende parola per parola il post di Casacci, come fa normalmente per qualsiasi post di qualsiasi blog, no? Casacci ritira persino fuori la storia che il Movimento 5 Stelle avrebbe fatto vincere Cota: e dai, è vecchia! Comunque, perlomeno potrebbe leggere meglio, dato che il “post di Grillo” a cui si riferisce è in realtà il commento del gestore di una web TV milanese.
Il resto del post di Casacci è una difesa a prescindere delle politiche dell’amministrazione torinese sulla vita notturna, la stessa che viene ammannita a chiunque osi protestare per il caos della movida: la città prima era morta e ora è il top per i giovani, i locali garantiscono la sicurezza e fanno girare l’economia, chi si lamenta è solo un vecchio barboso che ha beneficiato della riqualificazione. A meno naturalmente che non si tratti dello stesso Casacci, che nel post rivendica il diritto di tirare le uova in testa alla movida che passa sotto casa sua: vadano a movidare sotto casa di qualcun altro.
Il Movimento 5 Stelle viene dunque accusato di essere perbenista e bacchettone, incapace di cogliere l’esigenza di “noi ggiovani” di passare la notte a far casino. Ora, credo che le esigenze dei giovani ci siano ben chiare, se non altro perché l’età media della nostra lista era di qualche lustro inferiore a quella del PD; e mi piacerebbe ribattere a Casacci che una delle cause vere della movida sempre più aggressiva è il fatto che questa città secondo lui così ben gestita è in cima alle classifiche della disoccupazione giovanile, lasciando ai ragazzi solo molto tempo da riempire, tante frustrazioni e la voglia di sfogarle in qualche modo.
Ad ogni modo, noi crediamo che non si debba scegliere tra vivere o dormire, ma che una civile convivenza richieda regole e lo sforzo tollerante di tutti. In particolare, il provvedimento di Parma - obbligare di notte a consumare l’alcool dentro i locali - vige nelle città di mezza Europa, dove aiuta a contenere il disturbo e l’immondizia; può funzionare o meno, dipende dai costumi del posto, ma non impedisce certo il divertimento.
Del resto, quando si è parlato del problema in Comune, io ho esordito dicendo che chi abita in piazza Vittorio ha diritto al rispetto delle regole in materia di rumore, ma non può certo aspettarsi che alle due di notte sotto casa ci sia la quiete di un quartiere periferico. Ogni città ha le sue aree di vita notturna; se uno abita lì sa cosa si deve aspettare, e un abitante della Rambla di Barcellona che scrivesse al giornale locale per lamentarsi del casino non troverebbe ascolto.
Tuttavia, non è accettabile che certe aree ogni notte diventino terra di nessuno, assediate dalle auto in sosta vietata, piene di gente che grida, vomita, litiga e piscia sui portoni, e lascia immancabilmente un tappeto di immondizia. E allora il Comune dovrebbe fare di più; anche se lo Stato, con le varie liberalizzazioni, gli ha tolto quasi ogni potere, potrebbe agire perlomeno in termini di mobilità (bloccando l’assalto delle auto) e di igiene (basterebbero dei bagni pubblici, che a Torino sono un miraggio).
Basterebbe poi far rispettare i regolamenti in materia di rumore, che sono chiari: i locali non devono generare rumore udibile dall’esterno dopo le 22 (reg. 221 art. 44), e gli eventi rumorosi (es. concerti) possono arrivare fino alle 24 per massimo 12 giorni l’anno (30 in alcuni luoghi particolari) e massimo due sere a settimana (reg. 318 art. 14). La giunta comunale può concedere ulteriori deroghe solo “sulla base di documentate motivazioni di carattere artistico e socioculturale o comunque di interesse pubblico”.
La realtà però è ben diversa, e noi abbiamo analizzato in particolare due casi che ci sono stati segnalati per il pesante disturbo arrecato a chi ci abita vicino: quello della discoteca Rotonda del Valentino, annessa a Torino Esposizioni, e quello del punto estivo L’isola che non c’è alla Pellerina, non certo situati al centro della movida, ma in tranquille zone residenziali. Per la Pellerina, dove non sono state concesse deroghe, i residenti hanno più volte chiamato i vigili, mentre noi abbiamo presentato una interpellanza in circoscrizione e scritto all’assessore, ottenendo una gentile risposta ma scarsi risultati.
La Rotonda del Valentino, invece, ha ricevuto da Fassino una deroga con ammirevole velocità: richiesta il 13 aprile, approvata l’8 maggio. Con tale deroga, Fassino ha concesso a questa discoteca - a fronte del limite da regolamento di 12 o 30 serate (a seconda che per voi Torino Esposizioni sia dentro o fuori il Valentino) fino alle 24, di cui massimo due a settimana - di effettuare 132 serate per sei sere a settimana, praticamente per tutta l’estate, arrivando fino alle tre di notte il martedì e mercoledì e fino alle quattro (!) gli altri giorni. Immaginate il piacere di chi ci abita davanti…
Simili deroghe sono state concesse al Cacao e ad alcune associazioni culturali che gestiscono punti estivi, ma la perla è la motivazione: secondo Fassino la Rotonda del Valentino “rappresenta uno dei più importanti e storici punti di aggregazione socioculturale della Città assicurando al proprio pubblico performances musicali di dj, spettacoli live e cabaret. Tali attività presso la “Rotonda Valentino” garantiscono inoltre un presidio territoriale strategico svolgendo un controllo di sicurezza e tutela urbana. Inoltre per effetto della costante e perdurante attività l’immobile comunale è salvaguardato e correttamente mantenuto.”. Con queste motivazioni, pure casa mia potrebbe essere autorizzata!
Noi abbiamo presentato già due mesi fa una interpellanza, che però… è sparita. Giuro! E’ stata iscritta all’ordine del giorno e rinviata varie volte perché Fassino non si presentava a rispondere, poi di colpo è sparita e nonostante due richieste gli uffici comunali non hanno ancora saputo dirci perché. Pazzesco…
Vi rendete conto da soli che c’è qualcosa di strano, ma cosa? Possiamo solo fare delle ipotesi e osservare alcune coincidenze. Per esempio, L’isola che non c’è è gestita dall’associazione del consigliere della IV circoscrizione Massimiliano Lazzarini della Federazione della Sinistra. La Rotonda del Valentino, invece, è gestita dalla Black & White s.r.l., amministrata dal “sig. Fasano Marco”.
Ora, potrebbe semplicemente essere un caso di omonimia (lo chiedevamo nell’interpellanza), ma ci risulta che un Marco Fasano nel 2007 fosse iscritto e delegato dal PD di Moncalieri al congresso, in rappresentanza della mozione di Fassino. Ci risulta anche che un Marco Fasano sia vicepresidente - anzi no, da due giorni presidente - dell’associazione Amici della Fondazione Cavour, che ha “lo scopo di valorizzare il patrimonio storico, culturale e ambientale dei luoghi cavouriani di Santena”, cosa che fa piuttosto bene dato che sono appena stati stanziati cinque milioni di euro pubblici, di cui oltre un milione del Comune di Torino, per ristrutturare il castello di Santena.
Ma non finisce qui: parliamo dei Murazzi? In commissione, quando se ne parla, si vedono sempre delle fantastiche scenette: ho visto un consigliere del PD mandare affanculo un ex assessore che anni fa aveva preteso il pagamento degli affitti; o un consigliere di SEL insistere all’infinito perché la Città ripulisse con più efficienza la discesa dei Murazzi quando si alluviona, fino a far sbottare il vicesindaco. Perché? Non lo so, presumo solo amore per la vita notturna, però mi tocca riportare il commento fatto a verbale dal consigliere Viale: “ai Murazzi ogni locale ha il suo padrino politico, di destra o di sinistra”.
Certo è che la situazione dei Murazzi è preoccupante, dato che per anni i locali si dimenticavano di pagare i canoni al Comune, accumulando complessivamente 800.000 euro di debiti; dopo l’intervento dell’assessore di cui sopra, adesso gli affitti vengono pagati abbastanza regolarmente, ma in compenso risulta che quasi tutti i dehors siano abusivi e che per essi non venga pagata la tassa di occupazione del suolo pubblico.
Allora, perché a Torino non si riesce a far rispettare nessuna regola a chi gestisce la movida, e perché l’amministrazione comunale la difende a spada tratta, e anzi garantisce un profluvio di contributi grandi e piccoli alle “associazioni culturali” che la organizzano? Io un’idea me la sono fatta. Per questo vorrei dire a Casacci e a tutti gli “artisti della notte torinese” allineati al regime e sempre pronti a difenderlo che non ho nessun rispetto per loro, che conoscono perfettamente questa situazione e ci sguazzano da vent’anni. Almeno ci risparmino gli attacchi pelosi.
In conclusione? forse.
Segnalo quest'articolo a Max, nel quale non si risparmiano attacchi personali alla sua persona in pieno stile cinquestelle. Del tipo: "Per questo vorrei dire a Casacci e a tutti gli “artisti della notte torinese” allineati al regime e sempre pronti a difenderlo che non ho nessun rispetto per loro, che conoscono perfettamente questa situazione e ci sguazzano da vent’anni. Almeno ci risparmino gli attacchi pelosi."
Tutto l'articolo, a frma di Vittorio Bertola (mov5stelle Torino) a questo link:
http://www.beppegrillo.it/listeciviche/li
ste/torino/2012/08/la-movida-casacci-e-gli-amici-d
el-localino.html
Peccato che qui non venga messa in discussione l'ordinanza, ma i toniViolentemente proibizionisti usati nel blog del moVimento
L'ordinanza non "vieta" la vendita di alcolici ma la regolamenta. Sembra che i cittadini di Parma gradiscano la "regolamentazione". Il sondaggio lanciato della Gazzetta di Parma, dava alle 13.30 del 02-08-2012, queste risultanze:
Favorevoli all'ordinanza 75,2 - contrari 24,8
In pieno accordo con la maggioranza dei cittadini.
Il resto, sono solo polemiche di parte.
simpatico NI qui sotto!!...
Ma soprattutto...che cavolo ci fai Max sveglio alle 2 di notte??!..con una duenne che si sveglia alle 7.00 ma come fai?
io non sapevo neanche esistessero i subsonica, ma cosa fate nella vita, suonate? quanti siete nel gruppo?
Ciao Max volevo giusto ringraziarti per aver aperto il dibattito sulla questione, in fondo si fa parte del movimento anche semplicemente esprimendo la propria opinione...a Torino, Vittorio Bertola del M5S voto a favore dello "ius solis" proprio perché preferì ascoltare l'opinione dei torinesi che i post sul blog di Grillo...quindi ben vengano le tue critiche, le terremo in considerazione...
Grande intervento,
una reazione alla demagogia che impera incessante, sempre più diffusa. Perché affannarsi ad agire seriamente quando puoi cavalcare l'onda delle paure più sciocche della gente per ottenere consensi e proseliti? Vedi scie chimiche, NWO, Bilderberg, complotto dei giudei ed ora, a quanto pare, pure 'stiragazzaccichesidroganotutteseresottocasadellab
ravagentechedomanilavora.
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