A causa dei recenti taglio all'editoria, il mensile "il Mucchio",
lancia una sfida curiosa per garantire la propria sopravvivenza:
arrivare a 2000 abbonati entro fine mese.
Su www.ilmucchio.it troverete tutte le info.
Noi l'abbonamento lo faremo. E non solo per il sostegno.
domanda: ma il mucchio non era la rivista di quel maxstefani che
passava le giornate tra tennis e cavalli, spacciandosi per
rivoluzionario? Quello che grondando retorica, celebrava l'ottusità in
tutte le peggiori forme nei suoi editoriali? Quello che faceva le
pulci su tutto a tutti tranne che ai suoi amichetti? Quello che
manipolava copiaincollando a cazzo le dichiarazioni, per farti dire
quello che voleva? etc? eh?
risposta: si ma nel frattempo è stato rottamato, dopo aver tentato
subdolamente di sbarazzarsi di buona parte della redazione.
E ora del mucchio è rimasta la parte sana e appassionata. Tra le altre
cose un punto di riferimento fondamentale anche per la scena musicale
italiana. Sarebbe un gran peccato rinunciarvi.
Qui sotto la nostra copertina targata 1998. La nostra prima copertina.
Aria fresca nel Mucchio! In bocca al lupo al "nuovo" Mucchio!
Questa copertina poi... è ...storia!!!
Il Mucchio è sostanzialmente illeggibile.
son contento della Vostra presa di posizione a favore del Mucchio, e anche dell'onestà e chiarezza dei vostri pensieri sull'ex direttore. Ne ho le scatole piene di questi buonismi posticci e farlocchi.
PS ero "amico" di faccialibro di Max, ma mi son tolto dopo avergli visto fare l'ennesimo trucchetto (in pratica ha detto che il Mucchio chiude e che lui fonda un nuovo giornale... lascio immaginarvi quanto di vero ci sia in queste parole). che sia partito di testa?
tra uno sbadiglio e un moto di compassione per l'ex direttore sulle soglie dell'andropausa, che ha infangato il mestiere di giornalista di fronte a troppi testimoni (metà musicisti e metà suoi-ex- colleghi), non possiamo che prendere atto che il tramonto di quel ciarlatano coincide con la fine dei piccoli/grandi arbitrari personalismi della nostra epoca( fa rima con berlusconismi?) di destra e di chissà che altro che nessuno ha più voglia, pazienza e necessità di sopportare.
che spettacolo la vostra prima copertina!...apprezzo sempre il vostro sostegno a realtà importanti...in bocca al lupo al MUCCHIO...vi adoro ciao!
Il Mucchio è una buona rivista e da quando Stefani ha mollato è risalita. L'avrà anche fondata e diretta per anni, però il vero valore della rivista è nelle sue penne musicali e nella serietà dei suoi giornalisti. Stefani avrà anche avuto coraggio e personalità ma negli anni è diventato la macchietta di sè stesso, sempre a fare il barricadero qualunquista senza andare a parare da nessuna parte quando faceva finta di occuparsi di "attualità" (senza capirne manifestamente un cazzo di qualsiasi argomento e non sapendo materialmente cos'è e come si fa un'inchiesta seria) o quando si gettava a capofitto in polemiche assurde.
Che evidentemente lo appassionano.
Sarà un grande raccontastorie cazzaro tipo Manuel Fantoni per i suoi nipoti.
In bocca al lupo al Mucchio.Penso che sottoscriverò un abbonamento.
Stefani e i suoi scagnozzi possono scaldarsi quanto vogliono, una disonesta testa di cazzo è e resta una disonesta testa di cazzo. Quindi bando ai coccodrillismi che in Italia salvano in extremis sempre chiunque. L'operato di Stefani in molti casi resta inqualificabile. La sua ricostruzione farlocca delle vicende Mescal nell'intervista a Soave non merita nemmeno la lettura, figuriamoci una replica
con tutto il sostegno che il Mucchio vi ha dato vi permettete di parlarne malissimo ADESSO che max non c'è più ?
Vergognatevi, Il mucchio attuale fallirà e voi pure, ingrati.
Premessa: sono abbonato al mucchio da vari anni e in questo momento di difficoltà ho anche sottoscritto l'abbonamento al formato pdf.
Credo si capisca l'attaccamento che provo al mucchio (con e senza Stefani).
Non dimentico però che se il Mucchio Selvaggio è ancora qui dopo 35 anni è grazie alla direzione di Max Stefani. Controverso quanto vi pare ma efficace.
Il Mucchio va sostenuto e lascerei perdere gli attacchi (interessati?) al vecchio direttore. Fra non molto avremo una nuova pubblicazione di Stefani e potremo valutarne la qualità.
Saluti.
bravi!
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