dal sito mescal
[ IP: 151.35.114.170 - 19/9/2003 21:27:38 ]
x max
Max Stefani, il direttore del Mucchio ha ritenuto opportuno spacciare per messaggio ricevuto in redazione una risposta di Max Casacci rivolta a un lettore della bacheca di www.subsonica.it. Il lettore chiedeva a qualcuno del gruppo di prendere una posizione nei confronti dell”offesa” pubblicata da Stefani stesso nella rubrica “Open” del suddetto settimanale che si rivolgeva ad alcuni artisti (tra i quali i Subsonica) con un piglio discutibile nel contenuto, ma soprattutto nella forma : “venduti per un piatto di lenticchie a Berlusconi!”. Max Casacci per rispetto nei confronti dei frequentatori del proprio sito rispondeva con una dettagliata replica chiedendo ad eventuali terzi (riviste-siti-etc...) di non utilizzare il messaggio in altri contesti per evitare di attizzare un teatrino avvilente per tutti. Prontamente Max Stefani ignorando le indicazioni utilizzava arbitrariamente (per la terza volta in pochi mesi in barba a qualsiasi forma, anche la più misera, di rispetto e serietà professionali) il messaggio, ben felice di poter utilizzare nuovo materiale per rimpolpare la discutibile rubrica. Senza smentire il suo impeccabile stile da galantuomo rispondeva al gruppo questa volta con uno sbrigativo “gruppetto di sub-normali” estrapolando una frase che decontestualizzata dal resto risultava arrogante. Mezzucci poco degni per chiunque. Il gruppo replica nuovamente; le repliche vengono riportate sul forum della rivista e a quel punto i Subsonica vengono da un giornalista, Federico Guglielmi, tacciati di ingratitudine nei confronti del Mucchio. Tutto questo suona veramente grottesco poiché le precedenti aspre critiche venivano rivolte agli artisti Manuel Agnelli , Cristina Donà e Subsonica, (chissà come mai non i Verdena presenti con ben tre tracce nella compilation messa alla berlina!) perché si rifiutavano di rispondere alle offese mosse da Max Stefani. Quindi qualcuno dovrebbe mettersi d’accordo….quando Max Stefani ( e non il resto della redazione, che compreso Federico Guglielmi conserva il massimo della nostra stima e simpatia) scaglia i suoi anatemi massimalisti offensivi e violenti, è previsto che un artista debba rispondere o no? Perché qui i nostri artisti vengono insultati in entrambi i casi. Ci viene da pensare che forse dovrebbero limitarsi a repliche timide ed impacciate e non ad argomentazioni dettagliate e molto ben esposte che provocano lo sconcerto degli stessi lettori che in queste ore stanno dibattendo molto criticamente sul sito della stessa rivista. Auspichiamo per il futuro in una condotta da parte del direttore che senza rinunciare all’irriverenza e al sano gusto per la provocazione, sempre apprezzata sia da noi che dai nostri artisti, si imponga un maggiore rispetto nei termini e meno incoerenza nelle argomentazioni.
Manuela Longhi
...e poi chiudiamo con questa "pennichella della ragione" che genera delirio. Alla mistificazione del nostro comunicato di risposta(ad una questione che M4 ci rivolgeva sulla "nostra" bacheca) che viene erroneamente fatto risultare come inviato da noi alla redazione del Mucchio, viene aggiunta una risposta sarcasica ad una particolare frase. La frase, sicuramente inadeguata ad un contesto di lettere aperte dei lettori della rivista (per la quale non era stata scritta), riguardava la maggiore efficacia nell'ottenere risultati pratici in materia di politica quando non si utilizza il linguaggio retorico e autocompiaciuto dello "schiumante antiberlusconismo". Il riferimento, più chiaro ai frequentatori di questo sito o ai nosri concittadini che non ai lettori del Mucchio, metteva in gioco le iniziative guidate da noi e da Hiroshima durante le ultime elezioni comunali che, sondaggi alla mano, ribaltarono le sorti amministrative della città, allontanando lo spettro della chiusura di centri sociali, spazi aggregativi e rassegne culturali promesse dai pessimi candidati di Forza Italia e A.N. Candidati che all'epoca erano furono quasi per certi al primo turno. Venimmo chiamati in causa e coinvolgemmo tutta la città musicale, quella dei locali e di molti ambienti universitari, comunicando con articoli, mail, iniziative nei club che sfociarono in un concerto di fronte a quindicimila persone. In nessuno dei nostri comunicati veniva nominato Berlusconi, si parlava di obiettivi pratici e di rischi per i luoghi della musica e della cultura, si affrontava l'argomento senza nemmeno un'ombra di retorica. La nostra esplicita presa di posizione fu sgradita a molti ma non ce ne curammo e alla fine nell'arco di una settimana i dati segnalarono il ribaltamento dei precedenti pronostici. Riteniamo che lo stile del linguaggio sia stato determinante per coinvolgere un mondo giovanile che risultava poco attento o stordito dall'imponente battage che il centro destra aveva inscenato. L'esito fu scherzo poco gradito a chi aveva investito miliardi ed era pronto a sedersi al banchetto degli appalti targati olimpiadi invernali.
Questo Stefani non poteva saperlo, anche perchè se ci fossimo presi la briga di scrivere a lui direttamente o ai suoi saremmo stati più esaurienti nelle spiegazioni
CONCERTO " GLI AMICI DI
PIERO "
Martedì 23 settembre dalle ore 20.00 alla Lega
dei Furiosi (Murazzi sul Po) si svolgerà la quarta edizione del concerto che
ogni anno ricorda l'amico Piero Maccarino: musicista e fonico scomparso nel '99.
Nel dopo concerto , da Giancarlo, vari djs
torinesi misceleranno dischi sino all'alba.
Aderiscono al concerto: Statuto, Fratelli di
Soledad, Max Casacci, Samuel e Boosta dei Subsonica, Luca Morino, Mambassa, Wah
Companion, Mao , Matteo, Gep, Sushi, Motel Connection, Motor City, Wop Time,
Medusa; Emidio Clementi dei Massimo Volume ed altri ospiti a sorpresa.
Il concerto sarà a scopo benefico e il
ricavato verrà devoluto a due associazioni:
- "Associacion centro cultural educativo
Mosoq Runa", con sede a Urubamba (Cuzco, Perù) che si occupa di portare
avanti un progetto di sviluppo educativo-culturale per bambini e adolescenti
poveri, senza famiglia o disagiati
- "Il diritto di essere bambino",
progetto regionale d'appoggio alla protezione dei minori e lotta contro il
traffico di bambini in Africa occidentale a Libreville (Gabon), finanziato dalla
comunità europea e gestito in collaborazione con l'Unicef.
Grazie Gli Amici Di Piero
Max Stefani direttore della rivista musicale "il mucchio Selvaggio" ha avuto la squallida pensata di pubblicare sulla rubrica "open"- un sorta di teatrino che con il pretesto di raccogliere messaggi e suggerimenti, finisce per essere una specie di editoriale impazzito- una risposta scritta da Max (Casacci) su questo sito. Il messaggio conteneva una replica relativa ad una domanda posta nella nostra bacheca e terminava con una chiara ed inequivocabile richiesta di non pubblicazione su alcuna rubrica-sito o rivista. Il peggio è che veniamo anche segnalati come mittenti e indicati con l'unico pudore di un punto interrogativo.
L'uso improprio di quella risposta ripropone la discutibile abitudine del direttore a pubblicare stralci di comunicazioni private o montaggi di lettere critiche remixate con lo zelo censoreo degno di un caporedattore mediaset o come nel nostro caso messaggi che non devono essere utilizzati. Lo scopo evidente è quello di fomentare scazzi e polemiche per vivacizzare le vendite del settimanale. La ricetta invece presenta è un bizzarro incrocio tra Novella Duemila e una retorica barricadera impastata con l'autoindulgenza di chi per la "causa" pensa di potersi permettersi anche la disonestà più evidente. E' ovvio che il tono delle spiegazioni fornite non manca mai di garrire con paranoico eroismo al vento della persecuzione delle libere opinioni e dei liberi spazi di pensiero. Insomma alla fine noi secondo questo scienziato siamo gente che a) si svende per un piatto di lenticchie b)-dopo aver replicato all'insulto nel nostro sito e solo perchè un ragazzo ci chiedeva quale fosse la nostra posizione- un gruppetto di sub-normali (wow che spirito!). A parte la considerazione del fatto che l'atteggiamento tenuto dal direttore è insostenibile e che lo stesso dimostra di non meritare assolutamente i collaboratori che lavorano con tutt'altra intelligenza per l'ottima testata, certa furia semplificatrice mista all'abitudine di tagliare corto sulle critiche insultando gli interlocutori ci ricorda terribilmente qualcuno. Chi?
domando scusa a tutti coloro i/le quali mi stanno mandando mail con richieste e domande alle quali non trovo al momento il tempo di rispondere. Per continuare sulla scia delle narrazioni di fatti miei vi posso dire che sono tornato a fare il produttore e al momento mi sto occupando del nuovo album dei Modena City Ramblers, questo è il motivo per il quale sono stato avvistato al concerto dei Linea 77 al festival dell' unità di Reggio Emilia.
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