formia è una ridente cittadina marittima a metà strada tra roma e
napoli.
stasera nelle vicinanze del porto c'è un concerto dei subsonica, nel
pomeriggio c'è il suondcheck degli stessi. e un raduno di industriali
a pochi metri.
i subsonica arrivano al solito trafelati dall'aeroporto, cosi' ci
raccontano, e mettono subito piede sul palco.
le battute e i saluti di rito sono il preludio alle prove che iniziano
con la loro formidabile hit "discolabirinto".
il pezzo è seguito con passione dalla cinquantina di ragazzi già
comodamente appostati in prossimità delle transenne.
la canzone finisce tra gli applausi e inizia "istantanee", il primo
singolo che venne pubblicato nel lontano 1997.
tutto scorre serenamente fino al primo ritornello quando un parapiglia
prende forma all'altezza del mixer.
gli industriali precedentemente citati non vengono aggiornati
sull'ordinanza del sindaco che permette alla band di svolgere le
proprie prove regolarmente.
dal palco si vede il fonico della band Marco Cipo Calliari scagliarsi
contro un attempato signore anch'egli piu' che esagitato e quanto mai
prossimo ad un infarto che, pochi attimi prima, si era palesato alla
postazione audio abbattendo con una certa arroganza del
materiale (leggasi monitors) audio.
la scena si tramuta in farsa quando l'incauto anziano
imprenditore, sostenuto da un impotente quanto inutile militare mima la
famosa figura del "se non mi tengono ti spacco il culo" e si allontana
solitario come un vecchio del muppet show borbottando e seguito a
distanza dal povero impotente militare.
il focolaio di intolleranza rischia di propagarsi ma viene estinto dall' intelligenza e la tolleranza del gruppo che interrompe il
soundcheck e, con serenità e superiorità, lascia le cravatte senza
sponda per la rissa.
i subsonica cenano insieme all'amico e rinomato disk jokey Claudio Coccoluto in un ristorante prospiciente il porto stesso condividendo
riflessioni e sorrisi prima di trasferirsi tutti nel back stage in
attesa dell'inizio dello spettacolo.
il tempo sceglie di regalare ai coraggiosi presenti una pausa sfogando
la propria pioggia nel pre serata.
comincia il concerto.
grazie alla performante azione del collettivo musicale il concerto
risulta pieno di energia, come testimoniato dalla folla
che, incoraggiata dall'assenza di pioggia, si moltiplica e gioisce
durante la prima ora di set.
un concerto al fulmicotone per questi cinque ragazzi torinesi rimasti quelli di sempre.
non basta una fredda brezza proveniente dal mare a fermare la potente
vibrazione che un impianto preparato produce.
raccogliendo al termine del concerto qualche veloce commento
registriamo soddisfazione da parte dell'intera band.
la ritrovata voce del cantante manuele dopo la lieve indisposizione
subita verso il termine del tour passato sembra rigenerante per
l'intera band.
il batterista enrico matta - uao. siamo felici di avere ricomiciato, ci
mancava il palco, ciau-
la giornata sarebbe già stata colma di eventi ma la predisposizione al
culto della notte da parte dei subsonica li porta, insieme ad un
migliaio di ragazzi, poco lontano, a sperlonga, al "sombrero", discoteca caratteristica dove il cantante manuele, il
tastierista goostav e il succitato enrico matta suoneranno della
musica elettronica fino alle prime luci del mattino spendendosi anche
in chiacchiere con i presenti corroborati da alcuni long drinks.
tra foto e bassi vibranti, bevande e sorrisi, per noi è ora di tornare
a casa.
ma se vi capita di vedere un manifesto dei subsonica che vi informa
del loro arrivo nei pressi vi consiglio di fare un salto.
difficile pensare che sia tempo mal speso.
dal vostro corrispondende
Marzio Anco.
La sveglia che suona alle 8.00 del sabato mattina è sempre un fatto increscioso, soprattutto quando la sera prima ti sei dedicato alle delizie del limoncello fatto in casa. Ok: ho scelto di vivere fuori città, quindi se l’aereo parte alle 11, questo è quel che mi tocca. Meno male che hanno inventato gli occhiali scuri modello televisore…
All’aeroporto di Caselle mi incontro con Ivan e Ninja (anche le loro espressioni non scherzano), pronti a partire per Napoli, dove ci attende un furgone per portarci a Marina di Camerota. Ah, della subsonica orchestrina siamo solo in due:il resto della truppa è già via da ieri, “ognuno col suo viaggio, ognuno diverso, ognuno in fondo perso dentro i fatti suoi”, diceva Vasco anni fa...oh yeah ;)
Dovendo star via per un giorno solo, il mio unico bagaglio a mano si riduce a una biro e…le Parole Crociate! Ma sì, un modo come un altro per scacciare quel brividino che TUTTI (ne sono certo) hanno dentro quando si vola. Il Ninja, seduto al mio fianco, mi guarda in tralice e pian piano inizia ad interessarsi alla vicenda: il suo scetticismo si affievolisce, quando si rende conto che le “cornici concentriche” sono una bella sfida per il suo matematico intelletto.
Il leit motiv enigmistico ci accompagnerà per tutta la giornata, con tanto di consultazioni a Google e Wikipedia via cellulare…i soliti “trassoni”!
Dunque atterriamo a Napoli, dove ci raggiunge Max, e un gioviale driver ci aspetta per il transfer nel Cilento. Dopo giorni di pioggia e tempo di merda, mi fa quasi strano sentire addosso la calda temperatura del Sud e rendermi conto che siamo al primo di giugno e tutto ciò dovrebbe essere normale...mah…
Il viaggio è lungo: più di tre ore, durante le quali pranziamo, raccattiamo Samuel e dolce compagnia (in vacanza da un paio di giorni sulla costiera amalfitana), ascolto musica, mi faccio un pisolino. Quando mi risveglio siamo quasi arrivati: costeggiamo il mare e tutte le spiagge sono già piene – questa zona possiede un appeal fighissimo, che mi colpisce da subito. Il nostro palco è montato verso il mare e si continua a respirare un clima molto festoso, anche durante il soundcheck: vedo gente in costume, infradito e pelle abbronzata e il sole è ancora alto nel cielo. Ladies & Gentlemen, ecco a voi il tour estivo!
Il festival di cui siamo parte, si chiama il “Meeting del mare” e il suo direttore artistico è il parroco del paese, Don Gianni Citro. Sicuramente un personaggio sui generis, capace di mettere su una manifestazione come questa (i giorni prima ci hanno suonato Grignani e Aretuska), far suonare 32 band emergenti prima dei concerti di cartello e scegliere le musiche per le coreografie di ballo-Chemical Brothers, Subsonica e Marylin Manson (!!). Il Don è un nostro grande fan e infatti,prima di salire sul palco, ci chiederà di suonare Incantevole…che però noi barattiamo con Coriandoli a Natale, visto che l’altra è da un pezzo che non la proviamo più ;). Ben vengano persone così, ne abbiamo sempre bisogno.
Ceniamo tutti assieme in un ristorante sul mare, con un bellissimo tramonto sullo sfondo e un nostro storico amico murazziano a far da anfitrione, Francesco, che ormai da otto anni si è trasferito qui a Marina ed è contentissimo di farci quasi da “tour manager” in questa giornata. Il posto è davvero vivo, con un sacco di gente per strada che se la chiacchiera, ride e fa salire il groovometro.
Saliamo sul palco alle 23, dopo l’esibizione dell’ultima band “emergente”, e stavolta non facciamo prigionieri: suoniamo compatti, caldi e senza tante pippe per la testa. È vero, il palco all’aperto ha un suono totalmente diverso dai palazzetti, più asciutto, e ogni minimo errore si sente subito, ma quando l’atmosfera tra di noi è questa, conta solo più la voglia di far salire l’intensità fino allo sfinimento, fino a che non hai sudato l’ultima energia che hai in corpo.
Ma non è finita qui.
La nottata prosegue alla discoteca “Ciclope”, che è uno dei locali più suggestivi che abbia mai visto: sostanzialmente quattro grotte collegate tra loro a ridosso della strada che costeggia il mare, con un pezzo di cielo stellato a far da soffitto da una parte e le radici che sbucano dalle pareti della roccia dall’altra. Capisco perché sia un posto che continua a funzionare benissimo dal 1972!
Stasera i protagonisti in consolle sono i nostri tre paladini del dancefloor, Boosta, Samuel e Ninja. Sto iniziando a crollare a pezzi dalla stanchezza e a metà set di Samu scappo in hotel, seguito da Bubu e Max. Finirà come al solito alle ore beate, con Ninja “DJ Breakfast” a chiudere le danze, mentre io arrivo in camera, mi metto a letto e scopro con sommo rammarico che una discoteca vicino continua a pompare a più non posso…qualcuno mi passa un kalashnikov, per piacere? ;))
vicio
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