...tutta questa commerciabbilità ci distruggerà tutti?
rispondiamo ad alcuni messaggi, un po' sazi di tutta questa retorica legata al post-Mescal.
Cioè, intendiamoci ognuno ha il sacrosanto diritto di mostrare poca simpatia per le trasmissioni in playback (top of the pops-c.d. live-quelli che il calcio) soprattutto se paragonate alle emozioni del live. Però è anche ora di aprire gli occhi e di non far finta di non sapere che le stesse trasmissioni, tranne cd live (in effetti la più trash di tutte) che ancora non esisteva, furono tappe della promozioni di Amorematico in piena era Mescal.
Premessa: le suddette servono a far sapere a tutti, anche ai più distratti, che un album è uscito, ad innescare l'interesse a catena per riviste, quotidiani, e via dicendo. Sono una scelta da adulti consenzienti e non rappresentano l'imposizione di nessuno. Anzi ad esempio ,sotto Valerio Soave fu piuttosto faticoso dire di no al festival bar. Dopo Sanremo finì addirittura per invitarci negli uffici Universal allo scopo di farci convincere dalla viva voce del direttore sull'oppurtunità riguardo ai movimenti delle vendite e dellestrategiedimarchetingdistocazzocheabbiamounafettadipubblico e oraandiamoaconquistareconcedendoquielà.
Il nostro discografico "indipendente" organizzo quell'incontro francamente piuttosto imbarazzante. Valerio Soave faceva il suo mestiere di imprenditore esattamente come un normale discografico. Dio non lo punirà per quello. In seguito con Amorematico arrivando a lamentare miserie sulle vendite parlandoci anche dell'effetto catastrofico dell'11 Settembre sui mercati (risparmiandoci giusto l'effetto serra)in effetti svaccò un tantino finendo quasi per convincerci, anche perchè di lui ci fidavamo (gioventù). Ma alla fine in un contraccolpo di realtà capimmo che erano tutte stronzate e lo pregammo di risparmiarci.
Con la E.m.i. riguardo all'argomento festival-bar è bastato un semplice monosillabico no. Chiuso.
Le apparizioni effettuate che rappresentano un normale iter (sempre ovviamente discutibile se se ne vuole discutere)di esposizione- modello base- televisiva sono state da noi studiate anche per risultare un po' più spettacolari rispetto ala media standard, cioè no solo plink plik ciaograzie. Fatta eccezione per "quelli che il calcio", che tanto lì c'è Paolo Beldì come regista. Una conoscenza dai tempi di Sanremo. Beldì appena ci sente nominare, felice come un bambno si prepara a mettere mano al manuale di istruzioni per dare il giro a tutti gli effetti video del mondo, manco fossimo Aphex Twin. Lui si diverte un mondo e noi pure. Alla fine c'è quasi sempre qualcuno che lo sgrida, ma va bene così.
Aggiornato il diario di bordo dal 30 aprile al 5 maggio. Sono state inserite anche le riprese dal palco: basta cliccare sulla foto
su, va bene non prestare troppa importanza al luccicare della ribalta, al canto dell sirene etc etc. Ma un brindisi ce lo vogliamo fare o no???
-dai,,, sollevare il calice
,,,cinque
,,,,,,,,,,quattro
,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,tre
,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,due unoooooooOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOEEEEIIIIEPPPAIIEEEEPAAA!!!!!che arrivare uno in classifica mica succede poi tutti i giorni?
Un abbraccio e un grazie a tutti.
p.s. sta arrivando il diario di bordo.
Ecco che si ritorna alle abitudini dell’autogrill: una mano sotto il vassoio, l’altra sul telefono per le interviste con i quotidiani locali.
Arriviamo al Paladozza, che è un ottimo spazio. Dal palco si ha un bell’impatto frontale di gradinate a pioggia. L’acustica non è delle migliori poichè il suono rimbalza riflettendo sul palco una fastidiosa eco. Ma le cuffietter-monitor ci risparmieranno il disagio. Come già per Mestre ci sono ragazzi in attesa davanti alle porte fin dal primo pomeriggio. I biglietti sono andati esauriti e per molti non ci sarà nulla da fare. La data di Bologna è di quelle considerate “importanti” (anche se per noi lo sono poi tutte) per via della presenza di giornali e tv, opinionismo vario. Mirco ha pensato (in effetti bene) di farci trovare come sorpresa un massaggiatore in camerino. I più piegati si faranno sciogliere rigidità e tensioni da un Marcantonio di nome Filippo. Questa sera riceveremo la visita del tg 2, con tanto di intervista nei camerini. I due concerti, ma soprattutto i due after show improvvisati ci hanno un po’ fiaccato. E a Bologna non vogliamo essere sottotono. Diamo quindi il giro a red bull, polase, prodotti da smart-shop, guaranà gin seng, insomma chi più ne ha più ne tiri fuori.
Ad un certo punto Ivan (band assistant, ex merchandiser, evaporatore di furgoni, autista, casinologo, insomma uno che ci portiamo appresso fin dalle prime date) ci chiama per presentarci i venditori abusivi di magliette che puntualmente stazionano all’esterno della struttura.
-“ciaaao, allora lui è Samuel, lui Boosta …..lui invece è (credo) Aziz, viene (credo) dalla Siria, gli altri sono (credo) di Torino, insomma con loro non è che capisce mai bene…. “
In pratica, ci seguono da almeno 5 anni, a modo loro sono stati fra i primi a credere nei Subsonica taroccando magliette e cappellini da tempi insospettabili e quindi visto che bruciargli il banchetto ci sembrava poco garbato siamo diventati simbiotici e ora a quanto pare anche amici. Nel senso che non ci diamo fastidio, che in alcuni passati momenti critici sono stati anchedisposti a dare una mano (nel senso di metterla addosso a qualche rompicoglioni),che da anni studiano i programmi del tour per trovarsi puntuali ad ogni tappa Quindi a parte la competizione nell’inventare modellie linee nuove, c’è un clima disteso. Più avanti vi presenteremo invece la famiglia dei merchandiser ufficiali. Ora veniamo al concerto. Una prima fase nella quale studiamo un po’ le energie a disposizione, sempre attenti a suonare compatto e pulito e successivamente l’adrenalina che trova libero sfogo fino al termine. Gran bel pubblico anche a Bologna, molto calore e molto movimento dalle transenne fino all’ultima delle gradinate. Un colpo d’occhio di braccia,di corpi in penombra, di teste ondeggianti sciabolate nella luce dei motorizzati, davvero indimenticabile.
Fine serata all’Estragton. Giusto perché abbiamo l’abitudine di ficcare il naso da qualche parte dopo i concerti, anche se in realtà siamo di partenza per Milano. e siamo piuttosto stanchi. Ci aspettano una trasmissione televisiva e un’autostrada che scopriremo chiusa per lavori. Arriveremo a Milano verso le sei del mattino e ovviamente in ritardo nello studio televisivo.
per chi fosse interessato:
- sabato ore 13,30: top of the pops
- sabato ore 14,20: cd live
- domenica ore 14(circa): quelli che il calcio
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