Quartier Generale

Cuba

 

a cura di Boosta

Devo ammettere, con molto candore, che faccio parte della categoria del turista disadattato.
I sintomi sono di facile individuazione: propensione a dare poca rilevanza ai racconti delle vacanze altrui, inconscio desiderio di ritardare le proprie, affannosa ricerca di mete insolite, incapacitā di definire tra una rosa di destinazioni possibili.
Considerate queste premesse e accantonate le perplessitā di questo modo di essere turista, parto, per la prima volta, verso Cuba.
Otto giorni sono un tempo esatto per confrontarmi con la realtā della vacanza ma un tempo infinitamente piccolo per cominciare a metabolizzare gli input che l’isola ti regala.

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Una sera dello scorso anno Il Nostro Amico W guardando Max negli occhi all'ora dell'aperitivo ha esclamato "fratello tu hai bisogno di andare in vacanza, vediamo cosa posso fare per te". Il Nostro Amico W č un aficionado delle cronache sul diario di bordo ed ha elaborato l'espediente di usare il presidente come cronista per il proprio sito. Max ha scelto immediatamente Cuba anche se il tempo era poco e le possibilitā di scelta limitate dal periodo, ecco come č andata. 

"Mai fatto molta vacanza. Non che non abbia viaggiato, al di lā delle kilometrate casello-autogrill-casello, che sono il quotidiano dei concerti. Solo che č sempre stata la musica l'unica ragione degli spostamenti per il mondo. E per i mondi nei mondi. Viaggi in orizzontale e in verticale mai privi di retrogusto avventuroso. Viaggi che hanno portato dal rocambolesco di un fortunoso pavimento-giaciglio da spartire con acari, insetti e altri esponenti del regno animale in un festival della dermatite, al sofisticato invito per la cena di gala. Nell'arco della stessa giornata. Situazioni controverse, come partecipare al festival di Babilonia per testimoniare contro l'embargo internazionale e ritrovarsi invece al cospetto delle autoritā di regime.

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"Subsonica in viaggio"