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Aria di
smobilitazione questa mattina. Siamo contenti di ripartire, anche sapendo
che ci potremmo permettere un solo giorno di relax. C'è un unico grande
dente da togliere: la diretta dal palco dell'Ariston con Domenica In in
playback (lo detestiamo il playback, ma qui non si può fare altrimenti).
Sulla strada per l'Ariston ci imbattiamo in un video box della
trasmissione "Quelli che il calcio". Entriamo per un
collegamento e dentro ci troviamo Gigi Marzullo (alito un po' splatter).
Ce la caviamo con poco e raggiungiamo il back stage del teatro per il
trucco.
Il conduttore Amadeus intona un agghiacciate "Luna rossa rap oh
oh!". Ci alziamo di scatto per andarcene; Manuela e Elena ci pregano
per non metterle in imbarazzo, ricordando che sono presenti in
trasmissione tutti gli artisti del Festival anche per rispondere alle
domande dei giornalisti della stampa. Mentre ci prepariamo dietro la
solita scalinata, afferriamo il commento di un giornalista che afferma in
diretta: "Io non conosco il curriculum di questi Subsonica, ma mi
stranisce il vederli tra i big mentre un artista ben più affermata come
Andrea Mirò - che nell'89 aveva partecipato tra i giovani a Sanremo-
appare nelle giovani proposte". Si aprono le scale meccaniche e la
domanda ci viene immediatamente indirizzata. Samuel: "In realtà
bisognerebbe chiedere al comitato selezionatore, ma forse il fatto che una
band riesca a fare duecento date in un anno può essere significativo per
qualcuno." Interviene l'arzillo presentatore Amadeus nel tentativo di
stemperare la tensione con un sorridente "Eih, ma questi ragazzi
hanno appena conquistato il disco d'oro. Centomila copie o sono duecento
mila? Eih!". Applausi di rito. Max: "In realtà sono
cinquantamila e ovviamente la cosa ci inorgoglisce. Ma il vero punto è
che senza cambiare di una virgola il nostro stile ci ritroviamo dopo una
sola settimana di televisione a vendere i dischi ed avere finalmente i
nostri pezzi in rotazione radiofonica (Terzi nel radio control). La
cosa più inquietante di tutte - rivolgendosi al giornalista di prima - è
che improvvisamente facciamo anche le interviste su riviste e quotidiani,
e questo evidenzia un'anomalia nel sistema di informazione musicale.
Quindi anziché stare a dibattere sul futuro della musica italiana
inviterei la critica a spegnere il televisore e ad andare a vedere i
concerti perché le numerose band e i numerosi artisti che in questo
momento hanno un'intensa attività live, rappresentano un importante
'presente' che bisogna smettere di ignorare." Tutto questo viene
affermato in diretta su Rai Uno in una delle trasmissioni televisive più
seguite in assoluto. Non stiamo a commentarvi la faccia dei giornalisti
che improvvisamente si affrettano a ricordare i significativi riscontri
nelle classifiche in rete. A seguire una esecuzione playback ironicamente
dissacrante con Samuel che allontana vistosamente il microfono dalla bocca
e Max e Vicio che imitano il mago Silvan togliendo sporadicamente le mani
dagli strumenti che continuano a suonare per magia. Chiediamo per favore
di annullare tutte le interviste per il resto della giornata e di poter,
dopo avere salutato calorosamente tutti i nostri collaboratori, ripartire
per un viaggio di ritorno verso la lontana galassia del mondo reale.
Missione compiuta.
Mother - Computer di bordo
- 27-02-00 |