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Quartier Generale

 

05 maggio

Sveglia tardi e tutto come sempre. Il chitarrista è recuperato. Oggi la rotazione di palco prevede prima del nostro show una spettacolare esibizione di ballerini Hawaiani. Tatuati come dei Maori alternano danze tradizionali a canzoni lounge-hawaiane, molto divertente un curioso cantante sulla cinquantina tatuato dalla testa ai piedi. In pratica una specie di Henry Rollins con il repertorio di Fred Bongusto. 
Il numero più spettacolare però arriva alla fine con un ballerino armato di torce infiammate che si lancerà in spettacolari e pericolose evoluzioni. Venti minuti di cambio palco e tocca a noi. Rispetto ai primi due giorni sono aumentati anche gli italiani tra il pubblico. Notiamo anche che molti zelanti giovinotti ci usano come pretesto per agganciare le giapponesine presenti in sala. Coinvolgendole in danze, trenini ed evoluzioni varie, per poi presentarsi con loro alla fine del concerto in sede di autografi sparandosi pose spettacolari modello: adesso ti faccio fare le firme che tanto con questi sono fratelli a me. Lieti di essere utili allo sport nazionale più praticato dopo il calcio: il baccaglio creativo. Il grado di coinvolgimento aumenta e Ivan continua a vendere una cinquantina di dischi a data, più le magliette. E' emozionante per certi versi avere l'attenzione della componente anziana del pubblico. Persone che hanno vissuto gli avvenimenti incredibili del secolo ormai andato che decidono pazientemente di regalare a te e alla tua musica chiassosa  che arriva dall'altra parte del mondo la propria attenzione. E arrivano anche a farsi firmare i dischi molti di questi vecchietti sorridenti e curiosi. 

 

Ci gongoliamo con estremo relax tra saluti e autografi e ripartiamo per Osaka in gruppetti sparsi. Visitiamo le altre zone del centro comperiamo zoccoli Katane oggettistica in legno e varie. Notiamo purtroppo che la maggiorparte dei negozi gestiti da ragazzi possiede prevalentemente articoli occidentali, niente che valga la pena considerando soprattutto i prezzi. Cipo Max Yuki e qualche tecnico decidono per un mini-trash-food tour alternativo che li porterà a scoprire piccoli locali ristoro-birra frequentati esclusivamente da lavoratori giapponesi dove assaggiare cose da indicare con l'indice e pagare un terzo rispetto ai vari ristoranti. 

Esaltatissimi  estenderanno la loro ricerca ai chioschi che cucinano la zuppa con spaghetti agli angoli delle strade. Il resto della banda rientra in albergo e si ritrova precluse le possibilità di trovare ancora delle cucine aperte. Riusciranno dopo lunghe ricerche a trovare un ristorante in funzione anche di notte nei piani alti di uno dei grattacieli vicini all'Hotel. Tutti tranne uno :il Ninja. Colui che anche dall'altra parte del mondo non si è dimenticato dell'ultima giornata di campionato. Anzi informandosi zitto zitto per non attirare la gufaglia granata è riuscito a scovare un improbabile caffè Stadium, locale con maxischermi e magliette delle squadre di calcio italiane appese alle pareti. All'interno una quindicina di avventori tra i quali diversi giapponesi con maglia interista e bianconera. L'unico di cui Ninja non è riuscito a sbarazzarsi nel suo tentativo di assistere solitario al travaglio della corsa allo scudetto è Mirco: direttore di produzione e granata sfegatato, benché riminese. Sarà proprio Mirco a testimoniare la scena che atterrisce i composti avventori giapponesi e che vede il nostro batterista rotolarsi per terra urlando in preda a convulsioni di gioia allo stato puro sul quattro a due della Lazio. 

 

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